La Tecnica Punto G rivoluziona la Medicina Estetica! NON CREDERETE AI VOSTRI OCCHI!

Buongiorno. Dopo i nostri post su labbra e occhi nella masterclass con il mio amico Andrea Armenti, un incredibile successo, un incredibile interesse sia da parte delle pazienti che da parte di amici e colleghi, che ho visto anche al recente congresso di medicina estetica, al SIME.
Tanti mi chiedono quando rifacciamo un evento del genere: guardate questo link che vi lasciamo; sono felice di rivedervi alla prossima masterclass a giugno, a Bologna, sempre con Andrea. A proposito, le nostre modelle sono modelle eccezionali: guardate Francesca e la sua testimonianza che ci ha voluto lasciare, dicendo quanto è contenta, quanto è importante per lei, quanto è stato d’impatto per lei.
Sono molto contento dell’interesse del G-Point: è una tecnica originale, è un po’ più difficile sia per i pazienti che per i medici, ma vale la pena per me perché dà risultati simil chirurgici.

Il punto G è una tecnica che merita? Merita impararla? Merita farla? È una tecnica davvero diversa, davvero originale? Secondo me sì, a tutte queste domande è un grande sì. Merita impararla e farla perché è diversa, perché alza e non allarga, perché agisce su tutto il volto e dà un effetto rinfrescato a tutto il volto, dalla naso labiale al centro del viso, alla parte alta, quindi determina questa forma triangolare del viso, fresca, giovane e morbida. Riduce le transizioni.
È difficile, richiede tempo, richiede un’attenzione particolare e richiede soprattutto che chi la vuole cominciare a fare faccia queste masterclass, perché da lì si parte, che studi, che si applichi e che si ripeta.

Questa tecnica si sta diffondendo: le pazienti vengono chiedendo il G-Point, quindi ai colleghi dico che lo chiederanno anche voi; cominciamo a guardare non solo la valle lacrimale ma tutta la zona, guardiamo il centro del viso.

Basta allargare i volti, miglioriamoli alzandoli.

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