«Storia clinica: un precedente filler tre anni fa con soddisfazione.
Qua c’è ancora un minimo dell’acido ialuronico vecchio, però non ci disturba; anche qua (e lo posso anche palpare), però prevale un po’ di vuoto, un po’ di svuotamento del centro del viso.
Questo è l’acido ialuronico vecchio, si vede un po’ più di scurino, si vede bene; qui c’è del vuoto e la pelle è un po’ lassina; qui abbiamo di nuovo un po’ di vuoto e qui c’è di nuovo l’acido ialuronico vecchio che sporge un po’ e che crea questo gonfiorino.
Qui sotto abbiamo un po’ di vuoto e anche qua sopra la stessa cosa ma, guarda in alto e guardati con lo specchio: lo vedi questo scuretto? Questo è il vecchio trattamento, vedi che va proprio nella tear trough; questo è il trattamento che ti è stato fatto di riempimento della tear trough, non è di tutta questa parte del solco, che andiamo a fare ora.
Utilizziamo una combo di due prodotti: il primo, piuttosto potente, per sollevare i tessuti; il secondo, piuttosto delicato, è specifico per gli occhi.
Andiamo a fare un G-Point lift per migliorare un pochino l’area palpebro-malare.
Allora, questa è la prima parte del trattamento. Elisa, quando sente un po’ di fastidio me lo dice perché non abbiamo fatto nessuna anestesia; qui passiamo con la cannulina e andiamo al G-Point, che è lassù. Io mi sposto un pochino lungo tutto il percorso della rima orbitaria e soprattutto, come si vede qua, la parte laterale, perché è quella che dà l’effetto lifting.
Comincia già a vedere qualcosa?»
«Assolutamente sì, vedo già un cambiamento. Gli svuotamento precedenti sono quasi andati.»
«Questa è la prima parte. Questi vuoti stanno cominciando ad essere un po’ più omogenei.
Elisa, come andiamo?»
«Benissimo, non sento assolutamente niente.»
«Eccola! Ecco a voi, il sorriso dice tutto. Non aveva un granché, tanto per dire. Elisa fatti vedere senza sorridere. Okay bell’effetto, mi piace tutto quello che vedo.»